Nelle acque dell’Area marina protetta di Punta Campanella (Campania) è stato fatto un avvistamento a dir poco sensazionale: un Mobula Mobular, meglio noto come “Diavolo di Mare”, specie considerata a rischio estinzione e che generalmente nuota ad elevate profondità.
Diavolo di Mare, il rarissimo pesce avvistato a Punta Campanella:
Nelle acque dell’Area marina protetta di Punta Campanella (Campania) è stato fatto un avvistamento a dir poco sensazionale: un Mobula Mobular, meglio noto come “Diavolo di Mare”. Il Diavolo di Mare é stato ripreso a nuotare a pelo d’acqua al largo di Vetara, zona A dell’Area marina protetta, il video del “Diavolo di Mare” è di un pescatore di Massa Lubrense, Antonio Gargiulo.
L’avvistamento del Diavolo di Mare, nome scientifico Mobula Mobular, è da considerarsi un evento unico ed estremamente raro dal momento che stiamo parlando di una specie inserita nella lista rossa della IUCN, la lista delle specie a rischio di estinzione. Il Diavolo di Mare è simile alla Manta, ma diverso per alcune caratteristiche, preferisce nuotare nelle profondità più buie e remote, a centinaia o anche addirittura migliaia di metri sotto il mare ed è estremamente insolito vederlo nuotare vicino alla superficie.
Si tratta di una specie marina diffusa nel Mediterraneo ma è a rischio perché viene catturata accidentalmente durante diverse attività di pesca invasiva (tramagli, palangari, reti a strascico, reti da traino, trappole fisse per i tonni, pesca illegale con esplosivi) che la rende una specie a rischio. Si stima, quindi, che la specie del Diavolo di Mare nei prossimi decenni possa subire una drastica diminuzione di popolazione se non adeguatamente tutelata, per questo motivo la pesca del Diavolo di Mare è severamente vietata e comporta sanzioni che possono raggiungere diverse migliaia di euro.
Le riprese di questo Diavolo di Mare rappresentano quindi davvero un avvenimento veramente raro, anche per la sopravvivenza sempre più a rischio di questa specie minacciata dalla pesca invasiva e dalle catture accidentali con le reti.
Di abitudini prevalentemente abissali, questo esemplare è stato visto nuotare (e addirittura emergere) in superficie, lasciando stupefatti i pescatori, specie in una giornata in cui, poco distante, un altro spettacolare avvistamento è avvenuto non distante dai Faraglioni di Capri, dove è stato notato un capidoglio.
Si tratta sicuramente di avvistamenti insoliti ma che costituiscono un buon segno: “Sono video e presenze spettacolari che fanno bene al nostro mare – ha detto Michele Giustiniani, presidente del Parco Marino -. Ringraziamo i pescatori e quanti ci segnalano queste meraviglie che abbiamo tutti il dovere di tutelare”.
La Mobula Mobular:
Il diavolo di mare o manta mediterranea (Mobula mobular (Bonnaterre, 1788) è un pesce cartilagineo appartenente alla famiglia Myliobatidae.
Questa specie è diffusa nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, al largo delle coste dell’Irlanda fino alle acque meridionali del Portogallo, isole Canarie e Azzorre comprese. Essendo una specie epipelagica, vive sulle piattaforme continentali, non lontano da coste e isole.
Il Diavolo di Mare presenta un corpo compresso verticalmente, con due enormi pinne pettorali, somiglianti a delle ali. La coda è sottile e allungata, costituita da una spina che può usare come arma di difesa. Gli occhi del Diavolo di Mare sono sul dorso mentre sul ventre ci sono la bocca e le fessure branchiali.
Essendo un condroitto, lo scheletro è di natura cartilaginea. È più grande della mobula minore (Mobula hypostoma), raggiungendo la dimensione massima nota di 5,2 metri.
Le principali minacce per questa specie provengono dall’inquinamento del Mar Mediterraneo e dalle catture accidentali di cui è vittima, con mezzi di pesca comunemente usati, quali reti a strascico, tonnare e lenze utilizzate in genere per il pesce spada.
Nella Lista Rossa dell’IUCN del 2004 era classificata come specie Vulnerabile. Nel 2006 la situazione del Diavolo di Mare si è aggravata e la specie è stata classificata come minacciata di rischio d’estinzione.
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